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LO STRETCHING

LO STRETCHING, ALLUNGARE PER STARE BENE O PER NON FARSI MALE?

Se hai fatto anche solo un giorno di attività fisica sotto la guida di un istruttore o di un professore di educazione fisica, avrai sicuramente capito a cosa mi riferisco.

Prima di qualsiasi attività sportiva specifica, ti è stato sicuramente proposta una fase di riscaldamento.

Una parte di questo riscaldamento era composta da esercizi di allungamento muscolare (stretching), statici o dinamici.

Negli ultimi anni lo stretching è stato protagonista di numerosi studi scientifici, ma soprattutto argomento di discussione tra i professionisti del movimento.

Lo stretching è necessario? È utile? Va fatto prima o dopo l’attività sportiva? Che tipo di stretching? Per quanto tempo? Serve alla prevenzione degli infortuni?

Questi i principali interrogativi a cui la letteratura scientifica ha tentato di dare una risposta.

Ma le risposte che abbiamo ottenuto fin ora, non forniscono una risposta univoca e valida per tutto, quindi, come al solito, è necessario approfondire l’argomento.

È utile per la prevenzione dei traumi?
Quello che possiamo affermare con una certa dose di sicurezza, è che lo stretching statico NON È una forma di riscaldamento pre-sportivo. Allungare i muscoli in maniera statica non contribuisce alla prevenzione degli infortuni e non è la maniera migliore di innalzare la temperatura corporea per attivare l’organismo e prepararlo al meglio allo sport.

A questo proposito è più utile inserire dei movimenti di stretching dinamico, coinvolgendo le parti del corpo specifiche della disciplina che andremo a praticare.

Esempi di stretching dinamico sono gli slanci delle gambe o delle braccia, fatti in maniera lenta e dolce.

Diverso è il caso di discipline sportive in cui la mobilità articolare è un elemento fondamentale e imprescindibile; si pensi alla danza, alla ginnastica artistica, alle arti marziali. In questi casi una buona parte del riscaldamento potrà essere occupato da esercizi di stretching statico, per conservare o migliorare l’estensibilità muscolare necessaria.

Il riscaldamento ideale
In linea generale potremmo dire che un buon riscaldamento deve contenere:

  • Una fase aerobica a bassa intensità per aumentare la temperatura corporea
  • Una fase di stretching dinamico con movimenti di grande ampiezza e bassa velocità
  • Per le discipline che richiedono grande mobilità articolare, una fase di stretching statico
  • Una fase finale con movimenti sport-specifici fatta a bassa velocità e bassa intensità

Il tutto dovrà durare in maniera proporzionale al carico di allenamento che andremo a fare successivamente, da un minimo di 10 minuti ad un massimo di 20 minuti per sessioni di allenamento particolarmente lunghe e impegnative.

Non esiste quindi un riscaldamento ideale o una risposta definitiva sull’opportunità o meno di inserire lo stretching.

Lo stretching fa bene alla salute??
Se ti senti “teso” e “contratto” e pensi che lo stretching sia la soluzione giusta per “allungarti” e “stirarti”, sei invece fuori strada. Queste sensazioni, non sono realmente accompagnate da un accorciamento muscolare; sono solo “sensazioni” appunto. Il tuo sistema nervoso modula il tono muscolare che è lo stato di eccitabilità dei muscoli.

Maggiore tensione mentale = maggiore tono muscolare.

Maggiore tono muscolare = maggiore sensazione di “tensione e durezza” muscolare.

Ora che hai capito che il tono muscolare è regolato dal cervello ed è in forte relazione con il tuo stato psico-emotivo, capirai che qualsiasi attività fisica andrà bene per diminuire questo stato di allerta del sistema nervoso. Camminare, correre, ballare, cantare, fare yoga, avranno lo stesso risultato, miglioreranno il tuo stato mentale, metabolico e muscolare e alla fine ti sentirai più sciolto, più rilassato e più sereno.

Non sto dicendo che non si possa ottenere questo risultato allungando i muscoli, sto solo dicendo che l’obiettivo si raggiunge per un meccanismo ben più ampio di quello che immaginavi, ovvero allungare un muscolo accorciato. Se ti piace fare stretching e ti senti meglio dopo averlo fatto, continua pure, è uno dei tanti modi per mantenersi attivi e in salute.

Lo yoga è stretching?
Se fai yoga per diventare più flessibile, probabilmente rischi di perderti buona parte dell’esperienza trasformativa dello yoga. Da insegnante certificato di Iyengar Yoga, posso assicurarti che praticare yoga non ha come scopo quello di diventare più flessibili o di migliorare lo stato di salute. Questi due ultimi punti sono solo “effetti collaterali positivi” di una pratica regolare.

Lo yoga mira ad aumentare il tuo stato di consapevolezza e di presenza mentale, ti aiuta a cambiare prospettiva e ad affrontare i problemi della vita con un approccio nuovo.
Come disse il Maestro BKS Iyengar, “quando arrivano i problemi, tramite lo yoga impariamo a navigarci attraverso”.
Ma questo sarebbe un altro argomento di approfondimento che potremo affrontare in un altro articolo.

Conclusione

Ricapitolando abbiamo chiarito che:

  • lo stretching non è indispensabile per tutti
  • non è una forma di riscaldamento
  • non allunga i muscoli “tesi”
  • è indispensabile nelle discipline sportive che richiedono grande mobilità articolare
  • se ti piace farlo e ti dona sensazioni piacevoli, continua a farlo!